Dati in mente
Data Governance
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La qualità dei dati (ISO 25012) può favorire l’integrazione tra banche dati diverse, facilitare l'interoperabilità dei sistemi evitando duplicazioni e incoerenze, ridurre la complessità del sistema (vedi "Complessità e qualità dei dati").
Silos di una ex scuola di agraria sulla costa abruzzese
Nell’epoca moderna i problemi connessi alla qualità dei dati (finanziari, bancari, economici, fiscali, demografici, ambientali, ecc.) sembrano aumentare di complessità e governabilità, richiedendo sempre più informazioni integrate, complete, tempestive, tracciate, supportate da nuovi concetti e misure, sinonimi dei concetti largamente usati, indicatori sintetici di avvertimento che dovrebbero funzionare in tempo reale.
L’integrazione delle principali banche dati tra i vari Enti, auspicata fin dai primordi dell’informatica, nel 1962, certamente in via di evoluzione, è di fatto non ancora pienamente realizzata. Il completamento di una simile visione può rappresentare un possibile sviluppo per l'ammodernamento dei sistemi informativi, ponendo in connessione i Comuni, l'Istat e 35 sistemi dell'epoca.
ll grafico, chiamato Lavagna di De Finetti, è riportato, per gentile concessione di Fulvia De Finetti, dal sito www.brunodefinetti.it.
Dieci anni dopo, nel 1972, il tema dell'interconnessione dei sistemi è all'attenzione del Convegno della Società Italiana di Statistica, tenutosi a Palermo, durante il quale si è approfondito l'argomento degli Indicatori sociali e l'Informatica, fornendo un diagramma più sintetico con 13 sistemi.
Il grafico è di G.Marbach-A.Rizzi "Indicatori sociali e informatica", Atti XXVII Riunione scientifica della Società Italiana di Statistica, Palermo, 1972, p. 531
La tendenza alla interoperabilità trova una diversa interpretazione nel 2000 che pone al centro la persona fisica, il cittadino, i suoi dati ai quali tendono tutte i sistemi istituzionali: fiscali, della scuola, del lavoro, ecc.
Grafico di Carlo Batini del 2000 che passa dalla interoperabilità dei sistemi alla centralità del dato
L'ideazione di uno standard della qualità dei dati è basata sulla relazione possibile tra la qualità dei dati e la qualità del software, come evidenziato in apertura del convegno Very Large Data Base tenutosi a Roma nel 2001 (Vedi "Qualità dei dati e standard ISO/IEC 9126").
Nel 2015 il tema è presentato al Forum PA con la presentazione: La qualità dei dati e la loro integrazione.
Nel 2017 l'AgID pubblica la Linea Guida sul catalogo dei dati ed elenca le principale tematiche da considerare, con la particolarità di passare dalla visione basata sugli Enti gestori dei dati o mista (utenti e gestori) alla visione basata sui temi principali che riguardano i dati stessi.
Interpretazione grafica dal testo della Linea guida del Catalogo dati - AgID 2017
L'interpretazione grafica dei temi riportati nel Catalogo Dati mette al centro le esigenze di condivisione e la possibilità di utilizzo dei dati.
I temi sintetizzati sono:
1. Agricoltura, pesca, silvicoltura e prodotto alimentari
2. Economia e Finanze
3. Istruzione cultura e sport
4. Energia
5. Ambiente
6. Governo e settore pubblico
7. Salute
8. Tematiche internazionali
9. Giustizia, sistema giuridico e sicurezza pubblica
10. Regioni e città
11. Popolazione e società
12. Scienza e tecnologia
13. Trasporti
Per l'esame di questa progressione dei modelli, che ha latente un obiettivo di integrazione di sistemi, è bene anche tener conto che molte delle problematiche di qualità dei dati riguardano sia sistemi semplici, che sistemi complessi, cioè sistemi di sistemi.
Al tema della Data Governance si unisce anche il tema dell'Open data e del Linked open data.