Mondomatica

Esperienze e pratiche del mondo dell'informatica


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Disneyworld Orlando Florida - Presentatore all'ingresso (2001)

Robotica e IA

La robotica è una tematica in grande sviluppo in cui hardware, e software si fondono con l'Intelligenza Artificiale, ad imitazione dell'uomo o parti o funzioni di esso.

Altri termini e aspetti sono rilevanti nell'ambito dell'IA:
- IoT - Internet of Things;
- Etica
- Algoritmi
- Algoretica
- ML - Machine Learning: abilità di una macchina di apprendere
- Reti neurali
- ecc.

Il campo è immenso ed è particolarmente interessante. Un
Glossario minimale può fornire un utile orientamento.

L'AgID ad esempio ha pubblicato il
libro bianco sull'IA pubblicato nel 2018 che riporta una panoramica sul tema.

Anche molti eventi si sono tenuti e si terranno su questi temi.

Ad esempio "Robotica e IA" è stata oggetto di un Convegno tenutosi il 25-26 febbraio 2019 a Roma nell'Aula del Sinodo della Città del Vaticano dal titolo "RoboEthics - Persone, macchine e salute". Durante il workshop sono state identificate le più importanti implicazioni etiche ed antropologiche di questa nuova e rilevante tecnologia informatica.

Il 25-26 settembre 2020 si è tenuto, on line, un evento dedicato all'
intelligenza artificiale.

Qualche riferimento è stato riportato a fine dicembre 2020 nell'articolo internazionale con riferimento al
modello di qualità dell'IA.

Già nel 2001 si parlava di robotica. Si potevano vedere dei primi esempi di robot che facevano da guida ai visitatori di un museo: il robot aveva il vantaggio di ripetere facilmente la stessa versione, gesticolando e destando interesse. E' il caso di Buzz Lightyear, nella foto in alto, il protagonista del film Toy Story, operativo al Disney Word Center in Florida.

Negli anni '80 si lavorava su prototipi in grado di pulire vetri e fare lavori di giardinaggio. Si stava già pensando anche su un modello che apriva la cucina, prendeva una tazzina di caffè… ed ogni allusione al film "Io e Caterina" con Alberto Sordi del 1980 è inevitabile. E' uno dei primi esempi di un robot di compagnia. Lo schizzo di seguito era stato
disegnato nel 1985 per un corso sperimentale di informatica in un liceo classico di Roma.

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Sull'argomento è sempre più affrontato il dilemma se trattasi di macchine che si "umanizzano" sempre di più, o di uomini che si "macchinizzano", in un continuo approfondimento tra la specificità umana e la specificità robotica. E' il pensiero del professore Hiroshi Ishiguro dell'Osaka University: "non possiamo separare l'uomo dal robot… siamo umani, macchine e robot".

Ci consola, almeno per ora, che è l'uomo (etico) che decide le regole (etiche), aprendo il discorso sulle conformità alle leggi.

In discussione tanti temi:
- speranza di vita e memoria dell'uomo e dei robot;
- dignità umana e "dignità robotica";
- accumulo di dati da parte dei robot (ownership, data protection e privacy);
- sicurezza e safety, prevenzione errori e fenomeni;
- responsabilità delle azioni e decisioni;
- pervasività dell'uso di sensori IoT (Internet of Things) e gestione della loro tempestività di azione (dal momento in cui si registra qualche fenomeno fino al momento in cui si decide);
- ecc.

Si apre il tema anche a
livello europeo sulle regole nella robotica "European Civil Law - Rules in Robotics".

La tematica HCI - Human Computer Interface - si muove verso la HRCI - Human Robot Computer Interface - e verso le applicazioni di Intelligenza Artificiale.

La Robotica è anche standardizzata in ambito ISO dal Technical Committee TC 299 e l'Artificial Intelligence dal Comitato ISO JTC1/SC42.

Il Robot, si spera, potrà anche soddisfare sempre più alcune esigenze delle persone con disabilità e gli anziani. I Robot potrebbero essere un rinforzo dell'uso delle Tecnologie Assistive (si veda UNI EN ISO 9999: 2017) non per sostituire l'assistenza umana, ma solo dove serve e se la persona con disabilità possa avvantaggiarsi e sentirsi autonoma.

Si parla in questo caso di robot sociali assistivi che aiutano, per supporti cognitivi, prevenzione di errori, divertimento e compagnia.

Per non parlare, nel campo medico, dei processi di cura, di protesi intelligenti, di apparati chirurgici, capaci di operare anche a distanza, con decisioni medicali difficili.

Il tema è interminabile. Già si aprì molti anni fa, nel 1952, con il filosofo-matematico-statistico Bruno de Finetti.

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