Area news… e statistiche
Foto da Italia di domani (Torino, 2011)
(Negroponte. La metafora dell’aria è efficace: già Anassimene, 588 a.c. circa, scriveva: “l’aria è il principio di tutte le cose”)
Poster alla mostra "Stazione futuro" Torino 2011
La banda larga in Italia
Velocità media di connessione: 9,18 Megabit/s
Penetrazione di Internet: 58,6% della popolazione
Fibra ottica in uso: penultimo posto (ultima la Romania)
Adsl fino a 20 Mb/s: 80%
(da Il Messaggero, 4 Marzo 2015, pag. 2)
Il vecchio libro meglio del tablet
I nativi digitali scelgono la carta. Secondo una ricerca Usa amano il fruscio della carta e l’odore… sottolineare, scarabocchiare, fare le pieghe sulle pagine… In Italia tra i 16-24 anni, l’84% naviga in rete; dai 6 anni in su, il 21,9% non usa la rete; dai 3 anni in su, il 54,7% usa il computer.
(dal Corriere della Sera, 25 Febbraio 2015, pag. 31)
Lo spread digitale: uno su tre non ha mai usato internet
Un italiano su tre non ha mai usato internet, secondo una ricerca Eurostat pubblicata dal “Financial Times”. L’Italia è penultima, la Romania ultima.
(dal Corriere della Sera, Economia, 18 dicembre 2014)
% famiglie con banda larga e PIL pro-capite per regione
Dal sito noi-italia.istat.it si riporta la % delle famiglie con banda larga per regione e provincie autonome, da dove si evincono valori elevati per le provincie di Bolzano e Trento, valori bassi per Calabria e Basilicata. Tenendo conto anche dell’andamento del PIL pro-capite emergono ulteriori informazioni tendenziali, all’esterno della fascia di confidenza visibile sul grafico (probabilià 95%, R quadro 0,6), che non si notano dalla semplice graduatoria: in basso si nota che anche la Liguria e la Val d’Aosta potrebbero avere una maggiore propensione alla banda larga; in alto la Sardegna appare come best in class rispetto al PIL, così come il Friuli_Venezia Giulia.
Bolzano: (% banda larga 2014 - PIL pro-capite 2012) 72,9 - 32,2
Trento: 68,4 - 26,5
Sardegna: 67,8 - 17,1
Friuli-Venezia Giulia: 67,4 - 26,0
Lombardia: 67,1 - 29,4
Emilia-Romagna: 66,5 - 28,2
Toscana: 65,8 - 25,1
Lazio: 64,9 - 26,2
Veneto: 64,9 - 26,2
Marche: 64,4 - 23,0
Piemonte: 63,3 - 24,9
Umbria: 61,6 - 20,5
Val d’Aosta: 60,8 - 30,8
Abruzzo: 59,8 - 19,3
Liguria: 58,5 - 24,2
Puglia: 57,4 - 15,1
Molise: 56,9 - 17,0
Campania: 56,6 - 14,4
Sicilia: 54,6 - 14,5
Calabria: 53,0 - 14,4
Basilicata: 51,8 - 15,7
PIL pro-capite in migliaia di $ e banda larga per 100 ab. in Europa
Si notano in rete numerosi studi quantitativi sull’argomento a livello Europeo, nazionale e regionale. Numerosi sono i fattori in gioco quali gli investimenti nel settore, l’offerta tecnologica, i servizi resi e i costi. E’ comune la percezione del Digital divide. Come esercizio statistico si riportano le seguenti riflessioni che collegano l’aumentare del PIL con il numero degli abbonamenti di banda larga, considerata vitale per l’economia moderna.
In Europa gli abbonamenti per 100 abitanti di banda larga che risultano i più alti rispetto all’andamento del PIL riguardano i Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Malta, Estonia. I Paesi in cui gli abbonamenti risultano inferiori rispetto all’andamento del PIL sono: Norvegia, Austria, Irlanda, Italia, Cipro, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia. Gli altri seguono l’andamento medio.
L’Italia, con i suoi 22 abbonamenti per 100 abitanti, appare al di sotto dei valori medi. Nei limiti della accentuata dispersione dei dati (R quadro, che deve essere compreso tra 0 e 1, risulta infatti solo pari a 0,4), si desume con un certo margine di errore che per avvicinarsi all’andamento medio, rispetto al proprio PIL, l’Italia dovrebbe raggiungere un valore attorno ai 24-28 abbonamenti per 100 abitanti, o meglio superare i 28 per far parte dei Paesi Best in class.
Paesi dai 5 milioni di abitanti in su
Considerando i Paesi dai 5 milioni di abitanti in su, gli abbonamenti per 100 abitanti di banda larga che risultano i più alti rispetto al PIL sono relativi a: Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Regno Unito, Germania, Belgio. I Paesi in cui gli abbonamenti risultano inferiori rispetto alle potenzialità del PIL sono: Norvegia, Austria, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia. Gli altri costituiscono l’andamento medio.
L’Italia, con i suoi 22 abbonamenti per 100 abitanti, risulta comunque al di sotto dei valori medi. Nei limiti della dispersione dei dati (R quadro, il cui valore deve essere compreso tra 0 e 1, risulta pari a 0,6), si desume con un relativo margine di errore che per avvicinarsi all’andamento medio, rispetto al proprio PIL, l’Italia dovrebbe raggiungere anche in questo caso un valore attorno ai 24-28 abbonamenti per 100 abitanti, o meglio superare i 28 per far parte dei Paesi Best in class.
I dati analitici, alla base dei grafici inediti esposti, riguardano il 2012 e sono tratti da “Il mondo in cifre 2015” pubblicato da “The Economist”, di seguito riportati.
Paese, Abbonamento di banda larga per 100 abitanti, PIL pro-capite in migliaia di $
Paesi Bassi: 40, 46
Danimarca: 39, 56
Francia: 38, 40
Norvegia: 36, 99
Regno Unito: 34, 39
Germania: 34, 43
Belgio: 33, 43
Lussemburgo: 32, 104 (*)
Malta: 32, 21 (*)
Svezia: 32, 55
Finlandia: 30, 46
Estonia: 26, 17 (*)
Austria: 25, 47
Spagna: 24, 28
Slovenia: 24, 22 (*)
Grecia: 24, 22
Ungheria: 23, 13
Irlanda: 23, 46 (*)
Lettonia: 23, 14 (*)
Portogallo: 23, 20
Italia: 22, 34
Lituania: 21, 14 (*)
Cipro: 19, 26 (*)
Bulgaria: 18, 7
Polonia: 16, 13
Repubblica Ceca: 16, 19
Romania: 16, 8
Slovacchia: 15, 17
(*) Paesi con meno di 5 milioni di abitanti
Ovviamente oltre agli auspicabili incrementi di abbonamenti ci si aspettano maggiori velocità e disponibilità di contenuti significativi dei servizi con alti livelli di accessibilità e usabilità.
(Post-elaborazioni del 13 dicembre 2014 sulla base dei dati da “Il Mondo in Cifre 2015” - The Economist)
App, e il dizionario è out
Una ricerca di Skuola.net rivela come sono cambiati usi e costumi nell’era di internet…una “app” per tradurre le parole…solo il 30% dei ragazzi…s’incolla ancora il vecchio vocabolario…il 60% dei prof è contrario all’uso delle tecnologie…in classe.
(da Il Messaggero, Macro, 13 Settembre 2014)
Infobesity
Siamo travolti da un eccesso di informazioni: dati, sms, video, tweet. In sette anni il traffico giornaliero di email inviate è cresciuto da 31 a 183 miliardi, i tweet da 5 mila a 500 milioni, i Gigabyte in undici anni è passato da 8,6 milioni a 1,97 miliardi. Una massa di stimoli che la mente non è in grado di sostenere. L’allarme degli esperti: “E’ necessaria una dieta”.
(da la Repubblica, 14 maggio 2014, pag. 28)
Internet of things, Big bang dei dati
Entro il 2020 nell’universo digitale sarà toccata quota 44 trilioni di GB. L’Internet of things porterà l’universo digitale a moltiplicare le sue dimensioni…tra il 2013 e il 2020…passando dai 4.4 trilioni di gigabyte ai 44 trilioni di gigabyte…I dati provenienti dagli oggetti connessi rappresentano il 2% di tutti i dati del mondo e Idc prevede che, entro il 2020, il numero dei dispositivi connessi crescerà fino a 32 miliardi, rappresentando il 10% di tutti i dati mondiali…nel 2013, meno del 20% dei dati nell’universo digitale è stato toccato dal cloud, ma entro il 2020 la percentuale raddoppierà, passando al 40%.
(dal Corriere delle Comunicazioni, 21 aprile 2014, pag. 26)
Italia, un brand che vale oro
Solo il 17% di piccole imprese italiane è dotato di un proprio sito internet, contro il 34% delle piccole imprese spagnole.
(dal Corriere delle Comunicazioni, 25 novembre 2013, pag. 2)
La rivincita del cervello
La simulazione dei supercomputer rilancia l’indagine sul cervello umano, per un’intelligenza artificiale “amica”. Si ritorna all’impostazione ideata negli anni ’50 da Alan Turing e poi abbandonata per le troppe difficoltà di studio del cervello.
(dal Corriere della Sera, 20 Ottobre 2013, pag.34)
Oltre un italiano su 3 fuori da internet e chi naviga va piano
Il 37,2% dei nostri connazionali non ha mai potuto connettersi, contro una media Ue del 22,4%…l’Italia è scivolata all’ultimo posto in Europa per velocità media delle connessioni a Internet. Appena 4,4 Megabit al secondo, contro i 5,2 di Francia e Spagna, i 6,9 della Germania, i 7,9 del Regno Unito e poi su su fino al 10,1 della Svizzera… Degli 8.094 Comuni italiani ce n'è quasi un quarto (1.700) in cui appena il 3% della popolazione può accedere a un'Adsl domestica.
(dal Corriere della Sera, 22 Agosto 2013, Cronache pag.25)
La scuola 2.0
Nelle scuole elementari e medie…il 6% è equipaggiato con attrezzature multimediali,... Entro il 2013 le classi 2.0 passano da 416 a 3.000 (+62%).
(dal Corriere della Sera, 10 Aprile 2013, pag.27)
PIL, computer e internet nei Paesi > 40 milioni di abitanti
Paesi europei con più di 40 milioni di abitanti che hanno, ogni 100 abitanti, più di 50 computer, più di 20 abbonamenti banda larga:
PIL pro-capite in $
Germania: 40.120
Francia: 39.450
Regno Unito: 36.340
Italia: 34.080
Spagna: 30.550
Computer ogni 100 abitanti
Regno Unito: 99
Germania: 83
Francia: 82
Italia: 56
Spagna: 53
Anche se i dati sono pochi si intravvede che all’aumentare del PIL aumenta il numero dei PC. Il Regno Unito è per i PC notevolmente al di sopra delll’andamento medio. Gli altri Paesi sono sotto la media. L’Italia in coerenza con il suo PIL, nei limiti dovuti ai pochi dati considerati, dovrebbe avere attorno a 67 PC ogni 100 abitanti e non 56.
Abbonamenti banda larga ogni 100 abitanti
Francia: 34
Regno Unito: 32
Germania: 32
Spagna: 23
Italia: 22
All’aumentare del PIL aumenta anche il numero degli abbonamenti di banda larga. La Francia, il Regno Unito e la Spagna sono per la banda larga al di sopra dell’andamento medio. Germania e Italia sono sotto la media. L’Italia in coerenza con suo il PIL dovrebbe avere attorno a 26 abbonamenti di banda larga ogni 100 abitanti e non 22.
(fonte dei dati 2010 “Il Mondo in cifre 2013” The Economist)
Un miliardo in rete, il record di internet
Un miliardo di essere umani naviga in internet (da il Messaggero, 25 Gennaio 2009, pag. 18). I dati dei visitatori in milioni per i Paesi d’Europa con più di 40 milioni di abitanti:
Germania: 37
Gran Bretagna: 37
Francia: 34
Italia: 21
Spagna: 18
rapportando i visitatori in rete alla popolazione (da “Il Mondo in cifre 2012” The Economist) si ottengono i seguenti dati percentuali:
Gran Bretagna: 60
Francia: 55
Germania 45
Spagna: 40
Italia: 35
L’antropologa del cyberspazio “Non vogliamo fidanzati-robot”
Il libro della psicologa Sherry Turkle “Insieme ma soli” fornisce una serie di spunti di riflessione sul ruolo di supplenza affettiva che i robot sociali svolgono nell’epoca attuale super-connessa. “Non è un libro sulla tecnologia ma sulla nostra progressiva perdita di autonomia”…sul futuro robotico, sul regno della connettività, sui social network, sulla socialità fragile…
(dal Corriere della Sera, 26 Febbraio 2012, La lettura, pag. 7)
Statistiche dal 2000 al 2011
Raccolta di statistiche informatiche della precedente versione del sito.
Notizie dal 2000 al 2011
Raccolta di varie notizie riguardanti l’informatica della precedente versione del sito.
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