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 museo informatico - computer museum: userware

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fasi di comunicazione - communication phases

La comunicazione nel tempo

Dall'età della pietra al PC si è assistito ad una evoluzione nel modo di comunicare. 

L'immagine riportata vuole raffigurare, solo per citare alcuni esempi, l'antica scrittura sulla pietra, sulla carta durante il medioevo con gli amanuensi, e poi, in tempi più recenti, il telegrafo, la radio, la televisione, il computer. In fondo anche con l'informatica, è solo un pò più complicato spiegarlo, c'è solo una ruota in più (dalla dispensa del mio primo seminario di Informatica nel 1985 - Corso sperimentale di orientamento del Liceo Classico Statale T. Tasso - Roma). (disegno D. D'Antoni, 1985).

 

 

Il PC amico

Ai giorni nostri il computer è divenuto un amico dei giovani: aiuta nello studio e diverte nel tempo libero (disegno © di Fabio Vettori www.fabiovettori.com).

 

 

comunicazione binaria - binary communication

La comunicazione binaria

Nel "segreto" del computer c'è un cambiamento della comunicazione: lui "non comunicava" con un linguaggio verbale (oggi in effetti sembra che possa parlare), ma attraverso una continua trasposizione di simboli in codici binari cioè in un alfabeto semplicissimo costituito da due soli segni. Per capire questo meccanismo possiamo pensare a due soli numeri: 0 ed 1 oppure ad un dispositivo che può essere acceso o spento, oppure ancora ad una finestra aperta o chiusa (ognuno di questi è un bit di informazione). 

Vediamo ad esempio nella figura che, una volta accordatici su un significato convenzionale, possiamo rappresentare combinando due finestre aperte o chiuse quattro informazioni riguardanti la temperatura:
- "aperto-aperto"=molto caldo; 
- "aperto-chiuso"=caldo;
-  "chiuso-aperto"=freddo; 
- "chiuso-chiuso"=molto freddo.
Analogamente con 00, 01, 10, 11 (queste sequenze possono chiamarsi anche bytes, in questo caso, di 2 bit ciascuno).

 

Questo modo di scrivere i numeri è chiamata numerazione binaria, rigorosamente convertibile con la numerazione decimale. L'abbinamento invece di questi codici binari con le lettere dell'alfabeto o con altri significati (come nella figura) è "quasi" puramente convenzionale, similmente a come capitava con l'alfabeto Morse. 

I più famosi codici binari sono EBCDIC e ASCI e rappresentano, oltre i numeri, una traduzione convenzionale di tutte le lettere dell'alfabeto e dei caratteri speciali. Ma perché il computer usa al suo interno due soli segni e non dieci, come siamo abituati con la numerazione decimale? Si dimostra che occorre meno spazio. (figura riportata nella dispensa citata di Informatica - Corso sperimentale di orientamento del Liceo Classico Statale T. Tasso - Roma) (disegno D. D'Antoni, 1985). 

 

 

robot domestico - home robot

Il robot domestico (domotica)

La cosa che stuzzica maggiormente la curiosità di molti di noi è l'ambiente dei robot...esistono già dei prototipi che sono in grado di pulire i vetri e fare lavori di giardinaggio. E si sta lavorando su un modello che aprirà la cucina, prenderà una tazzina, ci verserà il caffè e suonerà il campanello per avvertire che il caffè è pronto.

(figura e testo dalla dispensa citata di Informatica - Corso sperimentale di orientamento del Liceo Classico Statale T. Tasso - Roma) (disegno D. D'Antoni, 1985). 

 

 

robot Buzz Lightyear

Il robot che fa la guida

E' già una realtà quella di vedere un robot che fa da guida ai visitatori di un museo; ha il vantaggio di ripetersi senza annoiarsi e gesticolare destando lo stesso interesse di una guida "simpatica". E' il caso di Buzz Lightyear, il protagonista del film Toy Story, a Magic Kingdom in Disney World.

(Foto di D. Natale, Orlando, Florida, USA, 2001). 

In Italia esiste dal 2000 una specifica Associazione che ha lo scopo di promuovere tra i giovani l'istruzione, la formazione e la divulgazione della robotica www.scuoladirobotica.it

 

 

storia di un progetto - history of a project

I rischi di un'analisi approssimativa

Effettuare analisi approssimative può condurre ad equivoci e a fraintendere i requisiti dell'utente. Il disegno anonimo, della metà degli anni 70, riportato a sinistra, rappresenta scherzosamente questo rischio. 

Da allora si sono succedute molte notazioni grafiche per aiutare nella formalizzazione dei requisiti, come il DFD (Data Flow Diagram), SADT (Structured Analysis and Design Tecnique), ERA (Entity Relationship Analysis), ed oggi UML (Unified Diagram Language). 

Il prototyping, la "user centred design" e i test di usabilità sono anch'essi mezzi efficaci per chiarire le esigenze dell'utente.

 

L'UNI c'è ma non si vede

Riprendendo la metafora dell'altalena si può dire che seguendo precisi standard si migliora la sicurezza, l'uso e l'estetica. Ad esempio la norma UNI 1176-1 tratta di requisiti di sicurezza di attrezzature per aree da gioco. La UNI 1177 del rivestimento di superfici di aree da gioco ad assorbimento d'impatto. Sono esempi di standard ben comprensibili nel mondo reale. Similmente accade, applicando gli standard, nel campo del software. Tutto ciò è materia oggetto di nuove professioni (disegno da U&C Unificazione & Certificazione, Mensile della normazione tecnica e della certificazione, Organo Ufficiale UNI www.uni.com , CEI, SINAL, SINCERT, CNIM, 9 ottobre 2001, pag. 22).

 

 

avvisi per l'anno 2000 per strada - y2k suggestions on the road 12 step per prepararsi all'anno 2000
  1. Copiare i record importanti

  2. Fare riserva di acqua potabile

  3. Mettere da parte cibo

  4. Proteggere il patrimonio finanziario

  5. Rifornirsi  di vestiti pesanti

  6. Preparare un kit di medicine di emergenza

  7. Cercare fonti alternative di energia

  8. Realizzare oculatamente una biblioteca di emergenza

  9. Preparare un sistema alternativo di comunicazione

  10. Imparare come affrontare le perdite

  11. Rimanere coinvolti con la propria comunità

  12. Tenere al sicuro la famiglia e le proprietà

divulgati dalla "National Educational Task Force" in previsione dei possibili problemi per lo scattare dell'anno 2000 (Foto di O. Di Vito, 1999, St. John, Antigua&Barbuda, Caraibi, UK)

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