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Larry
Costantine sostiene che l'usabilità è la misura essenziale della
qualità del software. "Non importa molto se un programma ha grafici
spettacolari o algoritmi veloci o perfino performance esente da errore, se
è tutto questo, ma è impossibile ad essere usato...Da quando i computer
sono diventati più accessibili e più gente direttamente e regolarmente
interagisce con loro, la questione dell'usabilità e della progettazione
dell'interfaccia utente hanno ricevuto una crescente attenzione nel mondo
del software". (L. Costantine, Costantine on peopleware, Yourdon
Press, 1995, pag. 153) (composizione 2000 su foto D. Natale, 1981).
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Metafora
informatica degli anni '90
Metodologie
e casetools: l'organizzazione dei progettisti e degli utenti supporta la
"monorotaia della metodologia" sulla quale il "treno
produttivo" si muove. I tool "Computer Aided Software
Engineering" sono la forza propulsiva alimentati dall'innovazione
tecnologica. Ma secondo Yourdon "la maggioranza dei tool CASE
correnti sono un disastro nella Joint Application Design, perché
allontanano la discussione dai principali aspetti di interesse dell'utente
per focalizzarsi invece sulla artistica eleganza dei diagrammi disegnati
dal tool" (E. Yourdon, "Decline&Fall of the American
Programmer, Yourdon Press, 1992, pag. 30). (ideazione D. Natale, 1990;
disegno D. D'Antoni, 1990).
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Metafora
informatica degli anni '70-'80
La
strutturazione dei percorsi nel codice è stato un obiettivo
importante negli anni '70 e la tecnica strutturata Warnier,
applicata al Cobol, era di
enorme ausilio. I percorsi del codice aumentano di complessità
all'aumentare delle istruzioni decisionali, procurando problemi di
manutenibilità e leggibilità ai programmatori, similmente ai
tracciati ferroviari che sono più complessi in presenza di molti
scambi, rendendo più complessa la gestione del traffico. (cfr.
anche libro sulla qualità di D. Natale). Tra i primi
riferimenti sulla programmazione strutturata si ricorda la citazione
su "The mythical man-month", F.P. Brooks, Addison-Wesley
Publishing Company, 1975, di Bohm e Jacopini "Flow diagrams,
Turing machines, and languages with only two formation rules",
CACM, 9, 5, (May 1966). (foto D. Natale, 1994 con sovrapposizione di
un flow strutturato su una rete ferroviaria) |
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Metafora
sui portali
Nell'antichità, ovvero nella "very old economy", molte città in Europa
erano circondate da mura di cinta per motivi di difesa. Per accedere
alla vita economica delle città e ai mercati chi veniva da fuori
doveva passare per delle porte molto maestose; similmente nella "new economy"
chi vuole entrare in internet passa attraverso i "portali". Il portale è più che un
sito: ha in genere caratteristiche multifunzionali ed è un
instradatore verso altri siti. Ai giorni nostri con la "new
economy" si osservano sostanziali differenze rispetto agli
antichi mercati, tra le quali: uno spostamento della merce e dei
servizi verso la persona e non viceversa, l'assenza di contatto
fisico durante la trattativa e gli scambi, una classificazione quasi
universale dei prodotti e servizi disponibili.
Da queste porte partivano e arrivavano anche i corrieri del servizio postale che trovavano lungo le
strade che collegavano Roma alle provincie, ogni 10-15 chilometri, stazioni di posta (mutationes) per
il cambio dei cavalli. Una vera e propria "rete" di distribuzione.
A
Roma ci sono oltre settanta porte dell'antichità, tra le quali si
riportano (in ordine da sinistra verso destra e dall'alto verso il
basso):
- Porta San Paolo (III secolo);
- Porta San Sebastiano (V secolo);
- Porta Latina (V secolo);
- Porta Maggiore (I secolo);
- Porta Tiburtina (5 a.c.);
- Porta Pinciana (V secolo).
(ideazione e foto D. Natale, 2001) |
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La
pietra di Ogham
Antico
sistema di scrittura del linguaggio irlandese.
L'alfabeto
ogamico risale ai primi secoli, probabilmente deriva dall'alfabeto
latino e consiste in linee scolpite lungo lo spigolo di una pietra,
alta oltre 1 metro.
I caratteri raggruppati in sequenze portano a pensare ad
"antichi byte" e la simbologia fa pensare alla numerazione
binaria (Museo "The book of Skell", Dublino)
(D. Natale, 1984). |
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Scriba di Tebe
Prime testimonianze delle attività di scrittura. Uno scriba
a Tebe 525-475 a.c. (Museo del Louvre, Parigi) (D. Natale, 2006).
E' sorprendente sapere che dopo 2500 anni di scrittura i
grafologi
stanno perfezionando i metodi per capire il significato e lo
stile dei tratti di scrittura, in qualche modo legata alla
personalità e alle sue emozioni. |
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Preistoria,
calcolo, scrittura
In
Sardegna esistono dei monumenti detti "nuraghi" nei quali
furono trovate rozze incisioni che presumibilmente venivano
effettuate per enumerare i prodotti dell'agricoltura e della caccia,
in epoca in cui non esisteva alcuna scrittura (V. Castellano,
Istituzioni di Statistica, p. 5, Facoltà di Scienze Statistiche
dell'Università La Sapienza di
Roma, Edizioni Ilardi 1968) (foto D.
Natale, 1990).
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10.000 a.c.
In Italia tra i primi segni di scrittura si possono
considerare le raffigurazioni di immagini (uomini e animali)
rinvenute in una grotta dell'isola di Levanzo (Egadi)
probabilmente di un periodo attorno al 10.000 a.c. (i disegni
originali non sono fotografabili - accanto si riportano delle
indicazioni del luogo). |
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Scroll
Le
Scritture erano riportate su rotoli lunghi anche vari metri e quindi
occorreva srotolarli per leggerli, effettuare cioè quello che si
chiama in termini informatici "scroll", in questo caso
scroll orizzontale del testo e delle immagini.
Il
termine scroll è definito: un rotolo di pergamena, papiro, o il
modo usato specialmente per scrivere un documento; la figura
rappresenta Torah scroll: da "The American Heritage Dictionary",
New College Edition, © 1969-1981, Houghton Mifflin Company,
Boston. |
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Geroglifici
Gli
antichi geroglifici in Egitto
erano disegni stilizzati altamente espressivi.
Come
dice Nielsen, gli Egiziani conoscevano già e amavano lo scroll
uni-dimensionale (J. Nielsen, Designing Web Usability, New Riders
Publishing, Indiana, USA, 2000, p.5).
Anche
in questo caso per leggerli occorreva effettuare uno scroll, inteso
qui come scorrimento verticale.
Oggi
le icone delle interfacce grafiche richiamano molto quel tipo di
comunicazione scritta (foto D. Natale, 1979). |
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Biblioteca Nel 1815 la sistemazione della
Biblioteca vaticana
era effettuata manualmente da vari archivisti... negli anni 2000 le biblioteche digitali dei sistemi
informatici più avanzati sono ordinate con robot in pochi secondi.
(foto D. Natale 2010). |
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Arte
e computer
Per
la prima volta un computer è riprodotto su un mosaico a contenuto
religioso dove si riportano i rappresentanti di diverse professioni.
Il
particolare riguarda la raffigurazione artistica di una
"scienziata o impiegata col computer": dal volume La
cappella "Redemptoris Mater"
Città del Vaticano , © 1999
Libreria Editrice Vaticana, pag.107 e 119. |
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