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Varie
notizie dal 2003 al 2011
Varie notizie 2001-2002 Sono citati alcuni titoli relativi a: realtà virtuale, esperimenti, curiosità, scuola, musica, tempo libero, altri aspetti sociali e culturali. Sono appositamente tralasciati articoli di informatica connessi con: economia, finanza, lavoro, salute, diritto, politica, religione, sicurezza. Il latino ai tempi di Facebook Sarà per un virtuosismo linguistico, sarà per nostalgia o per allenamento accademico,... sta di fatto che sono molti sui social network e sui blog di tutto il mondo a dialogare in latino...questo miracolo è possibile grazie a internet, dove tutte le minoranze riescono a ritrovarsi... (da il Messaggero, data non disponibile, probabilmente 2011). Gli eredi di McLuhan nell'epoca digitale ...Quali rischi nasconde questo mutamento epocale? In primo luogo la caduta delle gerarchie e dell'attendibilità dei saperi...Se nativi ed immigranti digitali riusciranno davvero a camminare insieme per i prossimi trent'anni, forse riusciremo ad apprendere un dialogo interculturale e un modo di interagire con il diverso... (da il Messaggero, data non disponibile, probabilmente 2011),
La macchina da scrivere svelava l'inconscio
Chiude in India l'ultima fabbrica di "typewriter":
ora tutti usano il computer...l'immaterialità ha avuto la meglio...Chi
ha avuto modo di imparare a scrivere sulle macchine tradizionali -
spesso con sole due dita - sa quanta energia occorresse per battere sui
tasti, per sollevare il carrello, per imprimere le maiuscole, per dae
alla riga un ritmo accettabile...il computer al contrario è leggero e
silenzioso...la scrittura appare decisamente magica...ora sembriamo
privi di spessore...(da La Stamoa, 27 aprile 2011). Ciò grazie alla collaborazione con il Ministero dei Beni culturali. "Un primo importante passo verso la realizzazione del sogno che ha guidato i fondatori di Google: la creazione di una biblioteca universale "(www.repubblica.it, Tecnologia, 11 marzo 2010) Si tratta di volumi non coperti da copyright, molti dei quali antichi e rari, conservati nelle biblioteche nazionali di Roma e Firenze. (Il Sole 24 Ore, 11 marzo dicembre 2007, pag. 31). La roulette sul web Il primo click di massa ha fatto capire che da uno stesso computer è meglio inviare una o poche pratiche piuttosto che tante...chi fa da solo è più veloce e vince, anche se il tasso di casualità è alto...le domande vengono trasmesse una alla volta, quindi se si utilizza uno stesso computer, la seconda partirà dopo che la prima è arrivata con successo. (Il Sole 24 Ore, 18 dicembre 2007, pag. 31). "Il sistema ha retto...è in grado di gestire 9.600 connessioni al minuto anche se il tempo medio calcolato per l'invio è di 60 minuti" (www.corriere.it, Cronache 22 dicembre 2007) La lotteria degli immigrati ...L'Istituto Elettrotecnico Galileo Ferraris di Torino torna protagonista: centinaia di migliaia di persone, immerse in queste giorni nell'inedita avventura telematica della conquista del permesso di soggiorno, dovranno far scoccare il fatale clic del mouse...Il nuovo sistema ripone nei computer aspettative di uguaglianza, immaginando un Paese astratto dove tutti sono in Rete e tutti godono di connessioni veloci. La realtà del digital divide è diversa, visto che secondo il Censis gli italiani che usano internet sono solo il 45% della popolazione, e di questi il 15% non ha la banda larga. (Corriere della Sera, 9 dicembre 2007, pag. 8) Bill Gates limita l'accesso al web... Il fondatore di Microsoft ha deciso assieme alla moglie Melinda che la loro figlia maggiore, di 10 anni, dovrà rispettare regole precise per l'accesso a internet. La giovane potrà passare 45 minuti al giorno davanti allo schermo, a parte il tempo necessario per svolgere i compiti. Un'aggiunta di solo un quarto d'ora le sarà concessa nel fine settimana (La Repubblica, 21 febbraio 2007) Il web sorpassa la televisione Inghilterra. Sorprendenti risultati di un sondaggio commissionato da Google: giovani in rete quasi 3 ore al giorno, contro 2 davanti alla TV (La Repubblica, 9 marzo 2006, pag 15) Una Tac svela i segreti di Anticytera Il computer più antico del mondo ha duemila anni. Il meccanismo misurava 18 per 15 cm. Prevedeva il moto della luna lungo lo zodiaco, i movimenti del sole, le fasi lunari e le eclissi. Lo strumento realizzato tra il 150 e il 100 a.c., probabilmente nell'isola di Rodi, e inghiottito dal mare mezzo secolo più tardi al largo dell'isola di Anticytera, rappresentava la sintesi dell'astronomia babilonese, egiziana, e greca. La tecnologia del II secolo a.c. andò persa e non venne trasmessa alle generazioni successive. (La Repubblica, 30 novembre 2006, pag. 35) bit@byte, i computer della preistoria All'Accademia dei Lincei in mostra ( bit@byte) dal 25 ottobre al 20 novembre 2005 reperti archeologici informatici. Tra le rarità storiche il pc "trasportabile" un valigione da dieci chili con un video da 5 pollici. In mostra, tra circa 200 oggetti, la CEP, Calcolatrice Elettronica Pisana della fine degli anni Cinquanta, i compassi di proporzione del XVII secolo, la programma 101 della Olivetti detta "perottina" del 1965. C'è anche una sezione dedicata alla musica e all'arte digitale (Il Messaggero del 26 ottobre 2005, pag. 41)Tra chiocciola e aringa arrotolata il Pianeta finirà per scegliere “at” Ray Tomlinson scelse nel 1971 il simbolo @ per separare il nome del destinatario dal nome del dominio, nelle prime poste elettroniche.... Il professor Giorgio Stabile, docente di storia della scienza all'Università Sapienza di Roma, ha ritrovato il simbolo in alcuni documenti mercantili veneziani del Cinquecento, con il presunto significato di "anfora", a quel tempo un'unità di peso. Nella lingua inglese, predomina l'uso di denominare @ come "at", forse facendo derivare il simbolo dalla preposizione latina "ad". In nomi dati al simbolo @ sono diversissimi nel mondo: "chiocciola" in Italia, "aringa arrotolata" in Slovacchia e nella Repubblica Ceca, "strudel" in Israele, "proboscite d'elefante" in Svezia, "coda di scimmia" in Danimarca, "topolino" in Cina, "cagnolino" in Russia, ("aaron" in Moldova, nda), "verme" in Ungheria, "papera" in Grecia, "ciclone" in Giappone, "a bella" in Turchia, "chiocciola d'acqua dolce" in Corea. E' probabile che per semplicità il Pianeta finirà per adottare la parola inglese "at", cioè "presso" (Il Messaggero del 4 ottobre 2005, pag. 21) L'e-vangelizzatore, senza anatemi Confidiamo che la nostra intenzionalità ci dia venia per definire Giovanni Paolo II un autentico "ciber-Pontefice". O meglio, l'e-vangelizzatore per eccellenza, con tutto quello che significa quella e. (Il Messaggero del 3 aprile 2005, pag. 23) Tutto il sapere on line? Grazie, preferisco sfogliare i miei libri Lo yottabyte può contenere 180 miliardi di volte tutti i libri del Congresso degli Stati Uniti. Ed è in uno yottabyte, probabilmente, che i due giovani inventory di Google, coronondo il loro sogno, metteranno on line tutti i libri del mondo, come annunciato in questi giorni. Ma io direi di no: "dei miei libri mi piace la confusione, le doppie file, la policromia, l'ammonticchiarsi di piramidi sul pavimento... non voglio avere scodellati su uno schermo tutti i libri del mondo. Voglio avere, di mia scelta, quelli che amo, che fanno parte della mia vita... I ragazzi che disdegnano il cosiddetto supporto cartaceo della conoscenza perdono progressivamente il contatto con la materialità delle cose, il gusto sensuale che ti fa preferire una pagina di romanzo o di poesia ad una pagina di un manuale di elettronica..." (Il Giornale del 18 dicembre 2004, pag. 34) Salvate l'italiano (e altre lingue) nella superbiblioteca ...su Internet grandi motori di ricerca metteranno a nostra disposizione milioni di libri e ci si domandava se questo avrebbe comportato la scomparsa delle biblioteche a cui siamo abituati da secoli. E quindi anche nel modo di leggere, di studiare, addirittura di pensare...Perciò..., per favore, salvate il vostro passato. Cercate denaro, ricorrete alle fondazioni, fate accordi, ... per inserire nella grande biblioteca tutto ciò che potete del vostro patrimonio nazionale, nella lingua originale. (Corriere della Sera del 26 aprile 2004, pag. 1) La biblioteca di Babele Sta bene tra queste due notizie riportare alcuni spunti di Jorge Luis Borges, che sembrano profetizzare la nascita di Internet (n.d.a): ...ho peregrinato in cerca di un libro, forse del catalogo dei cataloghi...affermo che la biblioteca è interminabile... il numero dei simboli ortografici è di venticinque...gli inventori della scrittura imitarono i venticinque simboli naturali, ma sostengono che questa applicazione è casuale, e che i libri non significano nulla di per sé...questo pensatore osservò che tutti i libri, per diversi che fossero, constavano di elementi uguali: lo spazio, il punto, la virgola, le ventidue lettere dell'alfabeto...quando si proclamò che la Biblioteca comprendeva tutti i libri fu di straordinaria felicità...ogni esemplare è unico, insostituibile, ma (poiché la Biblioteca è totale) restano sempre varie centinaia di migliaia di facsimili imperfetti, cioè di opere che differiscono che per una lettera o per una virgola... non mi sembra inverosimile che in un certo scaffale dell'universo esista un libro totale... (da Finzioni di J. L. Borges, Einaudi Tascabili, 1955-1996, pagg. 69-78) Internet, l'Oriente sogna nuove Reti indipendenti Stanno entrando nel web tanti diversi alfabeti...La grande rete si apre alle dieresi, alla cediglia, agli ideogrammi. ...Nel prossimo futuro potranno immettersi nelle vie online tutti i caratteri linguistici del mondo, da quello greco al cirillico, all'arabo al giapponese allo wahili: un'esplosione semantica, da 35 segni a centomila... (Il Messaggero del 4 marzo 2004, pag. 13) Web per tutti, l'informatica senza esclusi L'Italia è il primo paese europeo e uno dei primi al mondo a disporre di norme che permettono l'accesso dei disabili agli strumenti informatici... E' importante che la pubblica amministrazione costituisca un punto di riferimento per l'innovazione tecnologica digitale... per i privati il provvedimento non genera un obbligo, ma è uno stimolo a promuovere l'accessibilità dei loro siti...e si prevede che i libri di testo nelle scuole siano resi disponibili, ove possibile, in formati "leggibili" al pc da non vedenti o ipovedenti. (Avvenire del 18 dicembre 2003, pag. 2) Disabili, accesso snello al digitale Approvata la legge con le misure per facilitare l'utilizzo di nuove tecnologie. La normativa si propone di garantire anche ai disabili il diritto di accesso alle risorse informatiche e ai servizi telematici, assicurando anche a loro una migliore opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro, informazione e intrattenimento. (Il Sole 24 Ore del 18 dicembre 2003, pag. 27) Ecco il robot "umano": si emoziona, dà carezze e spolvera Sta nascendo in un laboratorio italo-giapponese il primo robot emozionale: di aspetto umano interagisce con le persone simulando emozioni e stati d'animo: muove occhi, sopracciglia e mani...In futuro aiuterà in casa anziani e persone sole nei compiti domestici. (Il Messaggero del 6 dicembre 2003, pag. 22) Mosaic, una rivoluzione nel Web Il 14 marzo 1993 si poteva scaricare dal sito Ncsa il primo browser: ha cambiato Internet. (Il Messaggero dell'11 marzo 2003, pag. 30) Quelle e-mail dannose per l'Italiano Troppe "kiakkere", specie per e-mail, fanno male all'Italiano. Non è un refuso l'uso della "k" al posto del"ch", ma uno dei rischi di trasformazione che la nostra lingua corre con le nuove tecnologie. Lo sostengono, senza però farne un dramma, alcuni linguisti... La Crusca (www.accademiadellacrusca.it) minimizza, ma vigila. (Televideo RAI delle ore 19.50 del 23 febbraio 2003, pag. 101) Disabili, l'Europa intende abbattere tutte le barriere Il 2003 è l'anno dei disabili, ossia di un europeo su dieci, in quanto i cittadini portatori di handicap sono 37 milioni...Tra i nuovi obiettivi c'è la determinazione a superare non solo le barriere architettoniche, ma a rimuovere anche gli ostacoli all'uso delle nuove tecnologie. (Il Messaggero del 12 gennaio 2003, pag. 13)
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