"Si viaggia sempre immobili" da un racconto di Luigi
Serravabili (critico e intellettuale trentino) citato nel catalogo "Cent'anni
della Ferrovia Trento-Malè", BQE Edizioni.
In effetti si viaggia
rimanendo sé stessi, cambiando quel tanto che basta per riconoscersi
proiettati nel futuro, per capire il valore delle eredità passate.
Nel libro di Mariano Delladio, Vapore in Val di Fiemme,
Calosci-Cortona, 2001, pag. 243 si parla del progetto
del 1909, mai realizzato integralmente, per collegare Belluno, il passo S. Pellegrino, la Val di Fiemme, Ora, San Michele,
Malè (la
Trento-Malè è stata prolungata
fino a
Marilleva il 4 maggio 2003), ipotizzando l'arrivo al Passo del Tonale e Tirano.
La ferrovia Trento-Marilleva è una realtà efficiente e simbolica. Una
realtà che è cambiata negli anni da tranvia a ferrovia moderna,
computerizzata, che congiunge paesi incantevoli e attraversa boschi
vivaci di colori.
Locomotore B51 (ex ferrovia
Ora-Predazzo) in
partenza come trenino storico da Trento per Malè l'11 ottobre verso le ore 8,30; accanto un
moderno elettrotreno Alstom.
Pian piano attraversa le campagne floride d'uva e di mele nella
valle dell'Adige...
...passando per la Piana Rotaliana fino a entrare fra le case di
Mezzolombardo, per poi entrare nella Val di Non - foto di Paolo Corrà.
Nei paesi attraversati c'era un'aria di festa.
I particolari del
trenino storico riportavano in mente immagini passate per i più grandi ed
incuriosivano i più giovani...
...carri merci dell'epoca, con all'esterno il freno manuale del
"frenatore".
Il treno storico al ponte sul torrente Avisio prima di Lavis e poi alla stazione di Denno
- foto di P. Corrà.
Per affrontare i tratti più ripidi il trenino storico
(composto da locomotore B51, carrozza in legno C326 del 1909, due carri
merci) viene "aiutato" da un più potente locomotore. A destra il trenino
transita sul ponte di Santa Giustina. Il ponte sul torrente Noce, alto oltre 140 metri, fu
costruito tra il 1957 ed il 1959 dall'impresa Astaldi di Roma - foto di
P. Corrà.
A Cles sosta il locomotore
rosso LC 21 del 1965 (Officine meccaniche STANGA, Padova, equipagg.
elettrico TIBB, Milano), che riprende la corsa...
...arrivando a Terzolas, va
poi
"veloce" alla moderna stazione di Malè...inseguito
da un treno Alstom.
Ieri e oggi: si noti il vecchio cippo che resiste eroicamente (58,4 km) e la
più moderna tabella chilometrica (54 km) - foto di P. Corrà
Vicino alla nuova stazione c'è ancora, come
allora, la vecchia stazione in Piazza Giuseppe Garibaldi
(Diorama di R. Poletti esposto nella mostra del Centenario di Palazzo Roccabruna, Trento).
Nella vecchia stazione di Malè è fermo un elettotreno ET 008 (Officine meccaniche
STANGA, Padova, equipagg. elettrico TIBB, Milano), in attesa fiducioso
di un probabile futuro restauro.
Collegando Cortina
d'Ampezzo era entrato in servizio
nel gennaio 1956 sulla ferrrovia delle Dolomiti Calalzo-Cortina-Dobbiaco.
In seguito alla chiusura della ferrovia, avvenuta nel 1964, passò sulla Trento-Malè e rimase in servizio fino al 2005.
Il treno fu reso operativo, insieme al gemello ET 007, per potenziare il
servizio in occasione delle Olimpiadi invernali del 1956.